Tentare di non amarti – Amabile Giusti

Io guardo The Walking Dead.
Lo guardo perchè il Pilot mi aveva folgorata.
Poi la serie è svaccata, ma non è di questo che vi voglio parlare. Parlo di TWD solo perchè qualche mese fa, mentre chiacchieravo con un amico e gli vomitavo addosso tutte quelle assurdità che ormai ci propinano in ogni puntata lui mi ha fatta riflettere sul fatto che se durante un episodio passo il tempo a smadonnare perchè trovo assurdo che durante un’apocalisse zombie le protagoniste abbiano le sopracciglia sempre perfettamente a posto, i capelli pettinatissimi, i vestiti non sgualciti e non abbiano problemi a gestire il mestruo; significa che ormai la storia non riesce più a prenderti e a farti sorvolare tutti gli anacronismi che contiene.

Ecco, appunto.
Lo stesso vale per i libri.
Se durante la lettura mi ritrovo ad alzare continuamente gli occhi al cielo, sbuffare, arzigogolare pensieri sull’assurdità e improbabilità di certe situazioni, vuol dire che il libro è scritto proprio di merda e non riesce ad appassionarmi al punto di sorvolare su tutto e perderti integralmente nella storia. E quello che cerco in modo ossessivo è proprio quel dimenticare dove sei, con chi e perchè, presa esclusivamente dalla fotta di leggere, leggere, leggere, fino ad arrivare al tanto agognato finale per poi pentirmi di aver divorato le pagine ed essere assalita dal triste e disperato lutto da fine libro.

E dopo mesi e mesi, finalmente, ho trovato un libro che mi ha tenuta incollata alle pagine, ora dopo ora, pappa alla tapioca dopo pappa alla crema di riso, pannolino dopo pannolino, dalla mattina a notte inoltrata, perchè dovevo sapere come sarebbe andata a finire [ho iniziato alle 10.30 e concluso alle 23.45].

Tentare di non amarti amabile giusti

La Trama: Penelope ha ventidue anni ed è una ragazza romantica e coraggiosa con una ciocca di capelli rosa e le unghie decorate con disegni bizzarri. Orfana, vive con la nonna malata nella misera periferia di una città americana, e ha rinunciato al college per starle vicina. Di notte prepara cocktail in un locale e di giorno lavora in biblioteca. Aspetta l’amore da sempre, quello con la A maiuscola. Un giorno Marcus, il nuovo vicino, entra nella vita di Penny come un ciclone. È tutt’altro che l’eroe sognato: ha venticinque anni, è rude, coperto di tatuaggi, ha gli occhi grigio ghiaccio e un piglio minaccioso. È in libertà vigilata e fa il buttafuori in un club. Tra i due nasce subito ostilità e sospetto ma, conoscendosi meglio, scopriranno di avere entrambi un passato doloroso e violento, ricordi da cancellare e segreti da nascondere.

Ed ora la parola alla giurata – cercherò di non spoilerare ma qualcosa mi scapperà di sicuro.

Capiamoci.
Non è il mio genere. Post-adolescenti. Sad Story. Nuovo millennio. Lieto fine.
Però a scrivere è Amabile Giusti. Non una qualsiasi. Non una di quelle che sono tutte cicci bucci – sole cuore amore, ma una che ha scritto un libro che mi è entrato dentro ed ha scavato fino alle ossa, ed altri libri che ho letto, apprezzato e consigliato. Quindi sapevo che non mi sarei trovata invischiata in una storia piena di americanate con la classicissima ragazza acqua e sapone che aspira alla santità ed al classico bello da copertina tutto muscoli, cazzo grosso e interiorità zero. E così è stato.

Penelope è una ragazza per certi versi ingenua e inesperta che detesta mostrarsi debole e che vive con la nonna in un posto di merda che non ha nemmeno la luce sulle scale. E’ la classica ragazza normale che la prima volta che viene cagata dal figo di turno ne è talmente lusingata da fidarsi immediatamente salvo poi scoprire che il figaccione è uno stalker del cazzo che non le dà tregua. Quando torna a casa dal lavoro si caga sotto dalla paura di trovarselo di fronte e si aggira terrorizzata per i cunicoli del palazzo fino a che, una sera, non scopre di essere seguita da un tizio con una torcia, che si rivelerà essere il suo nuovo vicino di casa; un figo da paura, grande, grosso, con un membro di notevoli dimensioni (al momento non lo sappiamo ma lo scopriremo presto) che sa ovviamente usare come dio comanda, ex galeotto e rude come un guerriero scozzese d’altri tempi. In pratica: l’uomo che ogni donna sogna, sia per farsi ripassare come ogni donna dovrebbe essere ripassata almeno una volta nella vita, sia per vederlo capitolare in preda all’amore più puro ed adolescenziale.

Si incontrano così, per caso, una sera qualsiasi, e da qui parte una storia d’amore tenera e passionale, fatta di incomprensioni, rivelazioni, silenzi e tanto altro che non voglio spoilerare perchè toglierei il gusto della lettura.
Non aspettatevi però quel romanticismo stucchevole e noioso che alberga nella maggior parte dei libri che si aggirano tra i 2,99 e i 5,99 €. E nemmeno un dominatore che nel giro di due pagine la fa sua a furia di orgasmi multipli provocati da frustate e fustigate (grazie a dio perchè ne ho proprio piene le palle).

Una delle cose che ho apprezzato di più è la calma con cui la storia d’amore si dipana. Non accade tutto in un paio di sguardi ma, nonostante non passino decine di mesi, c’è un’evoluzione del rapporto che è realistica nonostante di realistico e plausibile nella storia ci sia ben poco. Se analizzassi il plot con il cinismo che mi contraddistingue e che mi domina quando trovo un libro scritto di merda che vomita banalità a destra e a sinistra, potrei affermare senza paura di essere smentita, che poco di quello che accade nel libro è compatibile con la realtà. Alcune situazioni sono oggettivamente al limite del plausibile, ed altre assolutamente eccessive, ma la verità è che mentre leggevo di tutto ciò non me ne fregava una beneamata.
L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era leggere subito il prossimo capitolo per capire come si sarebbe evoluta la storia. Ho macinato voracemente ciascuna pagina, gustandomi ogni gesto, sguardo, silenzio in spasmodica attesa.
E cazzarola se Amabile è capace di creare questa fotta di sapere cosa succederà dopo….

Così, mordendomi le mani ogni volta che mi trovavo costretta ad interrompere la lettura, sono arrivata alla fine, che per quanto mi riguarda è troppo rapida. Che poi, detto da me che detesto il perdersi in finali lunghi con profusione di “mi ami? ma quanto mi ami?” sembra pure un controsenso…. ma non avrei voluto che finisse, egoisticamente avrei preferito leggere altre cento pagine di Penny e Marcus, dei loro dialoghi, dei loro silenzi.

Quindi è tutto oro quello che luccica?

No.
Alcune cose non mi sono piaciute.
I capitoli relativi a Marcus mi sono sembrati eccessivamente sbrigativi. Capisco la necessità di sottolineare con lo stile di scrittura la personalità di Marcus, tuttavia penso che una maggior introspezione, meno frettolosa e più riflessiva avrebbe giovato al romanzo e avrebbe potuto sviscerare meglio la sfaccettata personalità del nostro eroe, o quantomeno mostrare il cambiamento interiore avvenuto da quando incontra Penny la prima volta a quando si frequentano assiduamente.
Alla fine tutto scorre così velocemente da lasciare un po’ l’amaro in bocca.
Avrei preferito un maggior approfondimento sia sulla vita di Penny che di Marcus perchè se è vero che l’amore è amore e può superare barriere ed anni di lontananza, è anche vero che gli anni e la lontananza cambiano le persone. La Miss Marple che alberga in me avrebbe voluto una finestra aperta sui cambiamenti che il tempo ha inflitto ai piccioncini.

Detto questo, mi sento di consigliare vivamente questo romanzo. Avrei fatto alcune cose in modo diverso ma quanto appena scritto non va ad intaccare l’ottima impressione che questo libro mi ha lasciato (al punto che ho già messo la versione cartacea nel carrello di Amazon per il prossimo ordine). E’ sempre più raro trovare libri scritti bene, che scorrono come freschi torrenti altoatesini e lasciano addosso una spensieratezza ed una soddisfazione che fanno dimenticare la massa di alberi massacrati per pubblicare 50 sfumature in edizione economica e non.

E non pensate che io prenda una mazzetta dalla Giusti per parlar bene dei suoi libri perchè non è certo colpa mia se è capace di scrivere, e poi onestamente a “L’Orgoglio dei Richmond” ho dato 5, perchè sul romance storico ho le mie incrollabili fisime che nemmeno la scrittura di Amabile è riuscita a infrangere.

Bene care amiche/cari amici, ora vi abbandono.
Sgattaiolo a farmi una camomillona e a leggere “Peccato Originale: L’Innocenza” della Reisz che purtroppo oggi alle 17.30 circa ha cominciato a svaccare alla grande. Peccato perchè la prima metà del libro mi aveva davvero coinvolta. Le do altre 20/30 pagine poi se va avanti così la defenestro senza sensi di colpa.

Fuck The Police !!!!

Poschina

P.s. Ogni qualvolta mi ritrovavo a leggere la parola Marcus il mio cuore tornava a lui: Marcus Fenix…dio quanto mi manca giocare a Gears of War. Marcus, ti amerò per sempre.