Lo sapete tutte, per me la Kleypas è speciale. Io so che lei sa scrivere, e anche bene, so che sa scrivere storie che mi emozionano, so che sa creare uomini indimenticabili e pretendo tutto questo ad ogni libro. La serie Ravenel fino ad ora è stata una specie di crescendo. Se il primo non mi era piaciuto quasi per niente, il secondo era stato un Bene ma non Benissimo mentre il terzo mi era piaciuto anche e soprattutto per la magnetica presenza di Sebastian St. Vincent. Ero piena di aspettative per questa nuova fatica e mi ha conquistata quasi subito…le prime 60/70 pagine mi erano piaciute abbastanza ma non avevano quel “non so che” da farmi gridare a squarciagola BOOOOOMBA! ma da lì in poi il libro decolla e parte con un ritmo serrato, un susseguirsi di situazioni, pericoli, emozioni, introspezioni, orgasmi e grandi ritorni.
La Trama: Garrett Gibson è l’unica donna medico di Inghilterra, coraggiosa e indipendente come un uomo. Ma non ha mai avuto tempo per una relazione amorosa. Fino a quando non conosce Ethan Ransom, ex detective di Scotland Yard. Di lui si dice che sia un assassino, di certo è pericoloso, soprattutto per Garrett. Perché da nessuno si è mai sentita attratta così…
Ed ora la parola alla giurata….cercherò di non spoilerare nulla
Io non so nemmeno da dove cominciare. Libri come questo sono il motivo per il quale io amo Lisa Kleypas. Quei libri che non smetteresti di leggere, quei personaggi che ti ricorderai a distanza di tempo, quelle storie……
…… storie piene di tutto, anche esagerato, strabordante.
L’amore troppo AMMMOREEEEEE, le difficoltà insormontabili, i pericoli costanti, gli orgasmi che sono davvero orgasmici (e in questo libro la descrizione del primo orgasmo di Garrett è talmente particolareggiata e lunga da sforare il racconto scientifico), i personaggi talmente rifiniti che ti sembrerà, alla fine della lettura, di averli conosciuti davvero.
E poi in questo libro, ad un certo punto, quando meno te l’aspetti, spunta lui.
L’Uomo Caramella Rossana. Giuro che ogni cazzo di volta che compariva nella storia, diceva qualcosa, o semplicemente intuivo la sua presenza da qualche parte nella stanza o addirittura nella magione “I started to cream in my knickers” come avrebbe detto Miriam Margolyes. Mio dio non vedo l’ora che esca il libro incentrato su di lui perchè se mantiene le aspettative è roba da sburrare per due giorni di fila e di abbandonare i Sex Toys a favore della rilettura ….
Mi è già venuta la vampata.
Ma a parte l’Uomo Caramella Rossana (e badate bene che non ho detto Uomo Harmony e non è certo un caso) qui siamo di fronte a due bei personaggi sui quali si concentra tutta l’attenzione della Kleypas. A differenza degli altri libri, dove il contorno di persone a volte distraeva o risultava eccessivamente invadente, rumoroso, macchiettistico, qui Zia Lisa decide di sezionare corpo e anima dei nostri due eroi e ne esce un quadro sfaccettato e completo di due persone che per un motivo o per l’altro nella vita hanno accantonato se stessi in favore degli altri.
Garrett, che ha dedicato la sua vita alla professione medica in un mondo che ancora non era in grado di accettare che una donna avesse le stesse potenzialità cerebrali di un uomo, ha dovuto crearsi una scorza bella dura per resistere ad offese e pregiudizi. Garrett che va in giro in zone malfamate di Londra per curare anche i più bisognosi e che viene seguita da un uomo misterioso….
Ethan dal canto suo ha avuto più o meno una vita di merda. E non si è mai concesso nemmeno il lusso di immaginare la quotidianità di una vita famigliare. Lui che è stato poliziotto e poi membro di una squadra speciale dei servizi segreti. Lui che abbiamo conosciuto nei precedenti libri perchè assoldato da Winterbone e descritto come losco e pericoloso. Lui che in realtà è alto, forte, bello, muscoloso e con un enorme cazzo pronto ad immergersi in inviolati antri. E non è la mia solita esagerazione, ma la considerazione di un medico come Garrett, quindi affidabilissima.
Due personalità estremamente diverse ma decisamente affini, due anime bisognose di comprensione e di affetto, di lasciarsi andare, di riscoprirsi esseri fatti di carne e sangue e non solo di cervello e nervi saldi.
Il loro è un amore improvviso, fulminante, importante.
E non potrebbe essere altrimenti.
Per quanto mi riguarda la parte più “debole” è l’inizio. Il modo in cui si interfacciano, l’eccessiva resistenza di Garrett e i pretesti grazie ai quali continuano a incontrarsi e scontrarsi non mi avevano fatta sospirare o tremare di anticipazione. Ma si parla sempre di una lamentela eccessiva, dettata più dal fatto di aspettarsi 10 e trovarsi davanti ad un 8 piuttosto che a delle carenze vere e proprie di idee e di scrittura.
Poi però….
…… arriva un punto in cui tutto comincia ad intrecciarsi meravigliosamente e la storia corre a ritmo serrato, i personaggi crescono, i comprimari diventano fondamentali, si comprendono gli ingranaggi di un meccanismo che funziona come un orologio svizzero e, #Siabenedettoiddio, si tirano un po’ le fila del discorso irlandese introdotto con il libro precedente e, lasciatemelo dire, trattato all’epoca in modo a dir poco indegno (la parte poliziesca nel libro precedente era a dir poco un pretesto fastidioso ed inutile).
E poi c’è lui.
L’Uomo Caramella Rossana, colui che sarebbe tutto da scartare, succhiare e leccare. Un uomo che riesce ad essere ironico, sarcastico, sexy e dolce contemporaneamente. Non sbaglia un’entrata, una battuta, un movimento.
E’ praticamente perfetto.
E quest’uomo è West Ravenel.
Dal primo momento in cui compare nella storia, ruba completamente la scena a tutti, l’unica a tenergli testa è Garrett; insieme come coppia avrebbero spaccato il culo ai passeri e su questo la Kleypas ci gioca anche, facendo ripetuti riferimenti durante tutto il racconto al fatto che sarebbero stati una bella coppia.
Ora però c’è un grande, enorme, insormontabile problema.
Sarà in grado Zia Lisa di mantenere questo livello e scrivere un libro che riesca a non rendere West una caricatura di se stesso? Sarà in grado di farci vedere, sentire, palpare la profondità di questo meraviglioso uomo?
Perchè io ora lo pretendo. Pretendo il massimo. E quanto sia esigente e cagacazzo lo sanno ormai tutti.
Era da tempo che aspettavo un libro che mi soddisfacesse in pieno. Era da tempo che finivo una storia ma restavo con l’impressione che mancasse qualcosa o che le cose avrebbero dovuto andare in modo diverso.
Ora sono soddisfatta.
Come due sconosciuti è un bel libro.
Ci sono bei personaggi, una bella storia, un complotto che ha senso e che è gestito bene; si affronta il tema dell’emancipazione femminile e ancora una volta si parla in modo indiretto della drammatica condizione delle classi basse nell’Inghilterra dell’Ottocento. E in tutto ciò non viene calcata la mano usando storie che sforano il patetismo ma anzi, è spesso usato un approccio più, passatemi il termine, tecnico. Che a mio parere è decisamente più efficace.
Che dire…. io l’ho amato molto e vi consiglio di leggerlo il prima possibile.
Resto comunque dell’idea che il titolo originale “Hello Stranger” fosse decisamente più azzeccato.
In poche parole
Se cercate del buon sesso, una versione ottocentesca di CSI e Grace Anatomy…… se vi piacciono le Spy Story e siete sensibili alle cause sociali ma, sopra ogni altre cosa, se anche voi come me anelate l’Uomo Caramella Rossana, allora questo è il libro che fa per voi.