Sette Anni di Peccato – Sylvia Day

Ho atteso questo libro con una trepidazione infantile tipo “Notte di Natale”; quell’attesa che mi faceva guardare il calendario continuamente in attesa del 3 Giugno, data che nelle mie abnormi aspettative avrebbe dovuto corrispondere alla scoperta di un nuovo personaggio maschile da amare.
Vi dico solo che mi sono impegnata davvero molto per arrivare alla conclusione, mi guardavo allo specchio ripetendomi che ce la potevo fare. Più per orgoglio che per interesse ho portato a termine la lettura.

COP_day_sylvia_sette_anni_di_peccato copiaLa Trama: Alla vigilia del suo matrimonio, Lady Jessica Sheffield si ritrova ad assistere a una scena immorale e peccaminosa che nessuna ragazza innocente come lei avrebbe mai potuto immaginare. Sorpresa, ma anche stranamente eccitata, decide di non rivelare la condotta scandalosa di Alistair Caulfield e di avviarsi verso il destino che era stato disegnato per lei. Ma dopo anni di matrimonio sereno e senza complicazioni, Jessica si accorge che l’immagine di Alistair è rimasta intatta, impressa a fuoco nella sua mente, e continua ad alimentare i sogni più illeciti.  Alistair si allontanò il prima possibile da quell’innocente debuttante che aveva il fuoco della passione negli occhi e fuggì nelle Indie Occidentali. Ora è un commerciante di successo e ha molto poco in comune con il libertino che lei conobbe un tempo. Rimasta vedova, Jessica si imbarca sulla nave di Alistair ma si accorgerà ben presto che il desiderio messo a tacere negli ultimi sette anni tornerà, impetuoso, a impadronirsi di lei e li consumerà entrambi.

Ed ora la parola alla giurata

Comincio con il sottolineare che io non ho assolutamente nulla contro il cazzo grosso. Non mi infastidisce, non mi sconvolge, mi stuzzica, mi aggrada che il protagonista maschile ne sia portatore sano e non disdegno nemmeno che l’autore/autrice mi descriva l’obelisco in questione.

Non tollero però che questa caratteristica dell’attributo sia praticamente l’unica attrattiva dell’uomo in questione. Dopo un pallosissimo inizio, nel quale ci vengono brevemente descritti i protagonisti adolescenti, passiamo subito all’oggi, con una Jessica ormai vedova, un Alistair fottutamente ricco, la sorella di lei sposata ad un violento caprone che la pesta costantemente ma sapete, è particolarmente bello quindi……

Tra l’altro la scena peccaminosa a cui assiste la verginella Jessica è l’accoppiamento selvaggio tra un Alistair più o meno sedicenne ed una Lady chiaramente vacca ed altrettanto chiaramente più vecchia di lui. In tutto ciò, non sono disposta a credere che un sedicenne anche ben dotato abbia in sè tutta quell’esperienza necessaria da far impazzire le donne (sessualmente parlando)… sarà che io sono gerontofila ma qui siamo nella fantasia più sfrenata.

E mi andrebbe anche bene, se il personaggio di Alistair fosse caratterizzato in modo decente, se riuscissi a vedere qualcosa oltre ad un ragazzo bellissimo che scopa benissimo. Jessica è la classica bellerrima ragazza che gronda sani principi ma che in realtà cova zoccolaggine in ogni orifizio. Una specie di Figlia di Maria.

Cmq. in breve…. Lei è vedova, lui il classico libertino scopatore seriale cazzogrossissimo che la ama incondizionatamente da quando aveva 2 anni e che ora è deciso a riconquistarla a colpi di lingua, anzi di cunnilingus. E qui parte una serie di scene pseudoerotiche fotocopia l’una dell’altra che avrebbero dovuto, vista la dovizia di particolari, eccitarmi, e che invece hanno avuto la capacità assai rara per questo genere di libri di farmi affermare “CHE PALLE” praticamente in continuazione.

Mentre i due piccioncini (dio solo sa quanto non tollero un personaggio che prima viene descritto come libertino incallito, senza cuore, sciupafemmine, diventare il Gigi D’Alessio della situazione) sono in viaggio tra trombate megagalattiche e seghe mentali, la sorella di lei, che se non ricordo male si chiama Rebecca, viene ingravidata dal marito bastardo, ma soffre, mangia poco, si accorge di essere innamorata dell’amico d’infanzia, non vuole parlare dei suoi problemi per non turbare la gioia della sorella….. e CHE PALLE !!!!!.

Come da copione, nonostante sembri che la felicità di tutti sia sul punto di spegnersi, alla fine, rocambolescamente, tutto si sistema. Ed io GODO perchè sgnifica che questa tortura sta effettivamente per finire.

Ad essere onesti, ci sono state una ventina di pagine che definirei buone, ma sono troppo poche perchè possa definire questo romanzo degno di essere letto.

Il solo fatto che io non abbia provato un briciolo di attrazione per Alistair rende l’idea di quanto questo personaggio sia stato sviluppato male. Non è nè carne nè pesce. Vuole essere tutto e alla fine risulta completamente anonimo ed inutile in un panorama Romance pieno di fighididdio superdotati e con personalità schiaccianti. La personalità lui non sa nemmeno cosa sia, Alistair è tutto “Ti proteggo io – Ti faccio godere io – Te lo sbatto io -Te la lecco io “… CHE PALLE!!!!!

Seriamente: ma quanto è odioso il personaggio di Jessica? Ho pensato tutto il tempo a  come massacrarla in modo di danneggiarla il più possibile con il minimo sforzo. Buona, bella, intelligente, simpatica, paladina degli oppressi….. CHE PALLE !!!!!

In poche parole

Cazzo grosso o meno, io stavolta passo… e CHE PALLE!!!!!!

Poschina