Antony – Sylvia Kant

Io non sono qui a pettinare le bambole.
Sono qui perchè la mia vita è votata alla ricerca dello sconvolgimento budellare. Io voglio libri che mi rimescolino, che creino in me un vortice di emozioni tali da non riuscire a pensare ad altro. Voglio innamorarmi, sospirare, lottare, incazzarmi, piangere, soffrire disperatamente. Non temo nulla. Più le emozioni sono forti, più mi sento appagata. Amo la morbosità, la sfaccettatura, l’ambiguità. Mi piacciono i personaggi poco lineari, più o meno malati, goduriosamente perversi. Quando trovo un personaggio che corrisponde a queste caratteristiche, nascerà un sodalizio che durerà per sempre. Per me la via di mezzo non esiste.
O sono Eroi Morali oppure sono l’Ambiguità fatta a persona.

Grazie Simo.
Grazie per avermi presentato Antony.

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La Trama: Antony Barker è un affascinante gigolò dal passato torbido, un presente schizofrenico e il futuro quantomeno incerto. Un rapporto ambiguo e morboso lo lega alla sua cliente numero uno, la crudele e potente Rachel Norton, presidente della più grande industria farmaceutica statunitense, la Norton & Faulk. Ed è proprio ad uno stage della Norton & Faulk che viene invitata a partecipare la giovane dottoressa Angela Palmieri…

Ed ora la parola alla giurata

Potrei chiudere la recensioe qui, lasciandovi solo la trama, che peraltro dice tutto quello che c’è da sapere per non spoilerarsi le innumerevoli sorprese disseminate nel libro. Un libro che non è corto. Un libro che non è banale. Un libro che non vi lascerà un fottuto attimo di respiro.

Tuttavia non è nel mio stile rinunciare ad esporvi le mie seghe mentali quindi vi avviso. Parlerò a ruota libera cercando di spoilerare il meno possibile, prima di concludere però sarò costretta per onestà intellettuale a spiegarvi come mai invece del 9 che ho pensato di affibbiargli durante il 90% della lettura, alla fine sarà solo un 7,5 (voto più che onesto). Antony è incentrato per il 90% sul suo personaggio principale, che non è Angela, come si potrebbe pensare all’inizio della lettura, ma proprio lo splendido gigolò che dà il nome all’opera.

Il lavoro fatto sulla sua personalità è a dir poco magistrale. Ha un giusto mix di ambiguità, perversione, machismo, tenerezza, spietatezza, insondabilità e indifferenza che lo rendono immediatamente indimenticabile. Pagine e pagine scritte solo per farci conoscere quest’uomo (che tra l’altro è nel range di età perfetta) che ha nel suo carisma e nel suo fascino perverso le sue armi vincenti.

E’ bello, con il cazzo grosso, provoca orgasmi multipli di ogni genere – clitoridei – vaginali – anali – ma potrebbe essere descritto anche come esteticamente insignificante che non cambierebbe di una virgola il fascino che traspare da ogni suo poro. Quello che mi ha tenuta incollata come una stalker di infimo livello alle pagine è il lento ma inesorabile sviscerarsi dell’Antony Uomo, quello che nasconde persino a se stesso, che reprime, che forse non sa nemmeno di avere.

L’autrice si prende tutto il tempo necessario per far crescere il rapporto tra Antony ed Angela. Il modo in cui si interfacciano è perfetto. Il legame  non esplode come una bomba al primo incontro ma nasce, cresce, si nutre, implode, stride, si modifica…. insomma è una goduria per occhi, cuore e mente, leggere l’evolversi di questa storia.

Antony, come un moderno Sebastian St. Vincent, è inesorabilmente ed inaspettatamente attratto dal mix di timidezza, purezza e sex appeal che scorge in Angela. Niente falsità, affettazione, calcolata seduzione.

L’ambiente di contorno è quello di una High Society Newyorkese perversa ed equivoca, dove nessuno è quello che vorrebbe far credere, e niente è mai, nemmeno per sogno, lasciato al caso.
Siamo onesti.
E’ tutto talmente esagerato, complicato e paradossale che in alcuni momenti Daniel Craig che combatte su un treno in corsa al confronto è estremamente realistico, ma l’autrice ha la capacità di farti sorvolare qualsiasi assurdità in nome di un’affezione ai personaggi ai limiti dell’umano.

Persino io, cuore di pietra Poschina, intorno all’80% del libro mi sono ritrovata con il cervello che gridava “Per dio fa che finisca bene”. Io che anelo il finale amaro. Io che adoro il finale sospeso. Io che quando vedo grondare miele provo l’inarrestabile istinto di lanciare il kindle sotto il primo treno. Immaginatevi quanto devo essermi affezionata ad Antony per arrivare a sperare che tutto andasse a finire bene.

Merito di un’autrice che ha creato un mix micidiale di erotismo, passione, delicatezza, brutalità, sofferenza, perversione e dolcezza, capace di abbattere pagina dopo pagina ogni difesa del lettore.

Poco importa se ho capito quasi subito le implicazioni nascoste nel rapporto Angela/Rachel e intuito cosa si celasse dietro quello Rachel/Antony, mi sono goduta lo stesso ogni parola, sospiro, sguardo. E’ un libro dove i gesti contano molto, gli sguardi sono fondamentali e il non detto è a dir poco essenziale. Quindi prestate attenzione ai dettagli, non fatevi prendere troppo dalla foga di sapere cosa succede nella pagina seguente, rischiate di perdervi parte del divertimento.

Voglio però chiarire che non si tratta di un romance tutto fiori e zucchero a velo. Tutt’altro. I temi affrontati non sono per tutti i palati. La scrittrice avverte l’eventuale fruitore tramite avvisi chiari ed inequivocabili sulla pagina del sito da cui si può scaricare (gratuitamente) il libro. Alcune scene sono forti, molto forti. Se l’idea di un plug anale vi sconvolge, preparatevi a saltare diverse pagine, consci però che ogni pagina saltata vi allontana dal conoscere il vero Antony.

Una cosa non mi è andata giù.
L’ingenuità al limite del tollerabile di Angela. Va bene una volta, tollero la seconda, ma la terza, la quarta e la quinta sono un’offesa al mio sesso. Ingenue sì, completamente incoscienti o particolarmente stupide no.

Antony è un libro che ha preso le mie budella e le ha irrispettosamente rimescolate. Per il 90% della lettura ho gridato al miracolo, per poco non mi metto a piangere, durante la pausa pranzo, dalla commozione di aver finalmente trovato un libro che contenesse tutto quello che in questo momento stavo disperatamente cercando.

Poi mi sono imbattuta nell’ultimo 10% e i fuochi d’artificio nel mio cervello si sono lentamente spenti. Ma questo lo spiegherò meglio a coloro che non hanno intenzione di leggere il libro. Per tutti gli altri, sconsiglio di andare avanti, il rischio concreto è di perdere il pathos che accompagna tutta la lettura.

Leggetelo.
Scaricatelo e godetevelo tutto.
Avete presente quando avete appena fatto sesso selvaggio e vi sentite accaldati, piacevolmente storditi, leggermente febbricitanti ma non vedete l’ora di rifarlo?
Ecco, io ora mi sento in questo modo.
Potrei ricominciare a leggerlo in questo preciso momento.
Fatelo anche voi…. oltretutto è gratis !!!!
Lo potete facilmente scaricare qui.

Ed ora lo spoiler alert.

Spoiler importanti, fondamentali, cruciali…. che tolgono completamente il gusto della lettura. Se volete scaricare Antony e lasciarvi trasportare nel suo mondo, non continuate a leggere.

Antony è un personaggio che per il 90% è costruito magistralmente, così come l’evolversi del suo rapporto con Angela, tanto che non si sentiva l’esigenza dello spiegone lungo circa 5 pagine nel quale i piccioncini rivivono l’intera loro storia e che gronda miele da ogni lettera. L’ho trovato terribilmente “Out of character”. Sappiamo già che Antony è capace di essere di una dolcezza incredibile, snaturarlo al punto di farlo diventare uno sdolcinato Romeo mi è parso troppo. Sarebbe bastata una pagina e mezzo per sottolineare l’amore finalmente dichiarato, senza prolungare eccessivamente la scena.

Che ho trovato estremamente fastidioso e che ha fatto crollare la mia fede cieca nei confronti della scrittrice (e che mi fa tremare le gambe al pensiero del sequel), è il fatto che una donna come Angela faccia sesso non protetto con una naturalezza disarmante. No, non sono bigotta, e dio solo sa quanto capisca perchè Angela prova in ogni modo di “farsi male” cercando partner occasionali per sconfiggere il vuoto che ha dentro; ma non credo che una ragazza nei suoi panni rischierebbe una gravidanza così alla leggera, nemmeno con l’uomo di cui è innamorata, soprattutto tenendo conto del lavoro che fa (non mi riferisco tanto a quello di gigolò ma a tutto il resto).

Qui lo dico e qui lo nego. Se nel sequel tutto si incentra su lei incinta che lo aspetta a casa sognando come una quindicenne, giuro che faccio una strage.

Il finale è distante anni luce dal resto del libro. Sembra quasi che l’autrice non avesse intenzione di fare un secondo capitolo ma che si sia ravveduta poco prima della fine ed abbia aggiunto all’ultimo momento le basi per un sequel. E’ diverso lo stile, le azioni dei personaggi sono esasperate e, mi duole dirlo, è inferiore al resto dello scritto.

Avrei preferito, ma questo è gusto personale quindi prendetelo con le pinze, che tra Antony e Angela si fosse instaurato un diverso tipo di approccio sessuale, meno simile a quello che lui conduce per lavoro.

Dubito oltretutto che dopo uno stupro e una manica di botte, una donna sia così disposta a farsi ravanare, fosse anche dall’uomo della sua vita che regala multiorgasmi come noccioline.

Detto questo, che non dipende dalla mia avversione per i finali troppo positivi ma proprio da un “calo” di contenuti e scrittura, è un libro che ho letto con passione e che sicuramente rileggerò volentieri che mi ha regalato, per la stragrande maggioranza del tempo, lunghi ed interminabili orgasmi letterari.

In poche parole

Se desiderate un orgasmo letterario, eccovi serviti.

Poschina

38 pensieri su “Antony – Sylvia Kant

  1. La prima cosa che ho fatto dopo aver letto questa recensione è aver scaricato il libro. Ora è già sul mio kindle! Grazie Leggivora per questi consigli irrinunciabili. Non vedo l’ora di leggerlo!

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    • Spero che ti piaccia….
      Ma soprattutto ho bisogno del tuo feedback sul libro in generale. Le tue recensioni sono sempre acute e vorrei capire se anche tu hai trovato le stesse pecche che ho riscontrato io ed ho bisogno anche di un parere spassionato sul finale.
      Tieni conto che qui non ho scritto molte cose, soprattutto sul personaggio di Angela perchè altrimenti avrei dovuto raccontare gran parte della storia, ma sono curiosa di sapere come la vedi.

      A questo proposito chiedo a Simo, che lo ha già letto e me lo ha consigliato, di contattarmi al più presto perchè ho un mucchio di cose da chiederle.

      Aspetto il tuo riscontro.
      Un bacio

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    • nina visto che ti è piaciuto,anche se l’hai già letto,ora è in vendita su amazon e per qualche giorno è gratuito in promozione.perchè non lo scarichi cosi cerchiamo di farlo salire in classifica?

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  2. Eccomi. Ho letto adesso la tua recensione, bella come sempre. Non so come commentare per evitare spoiler ma penso di poter dire che anch’io sono rimasta un po’ delusa dallo sviluppo del rapporto dopo il “fatto”……anacronistico. Ovviamente anche la parte diciamo così “mistery” non lo era poi tanto (agata christie mi fa un baffo 😉 ) ma forse nelle intenzioni dell’autrice non voleva esserlo. Per il resto non so immaginare il seguito e anch’io penso che lo rileggerò presto anche se ancora adesso non sono convinta di riuscire a leggere le parti devastanti. Al confronto Schiava per vendetta lo potrebbero leggere anche le Canossiane 😀 ! E Guy è un chierichetto !

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    • SPOILER – SPOILER – SPOILER

      Eccoti Simo !!!!!
      Concordo con quanto dici sulla parte Mystery.. non c’era nessuna intenzione di farla diventare il perno del racconto e il fatto che gente come noi (noi che ad Agatha Christie abbiamo insegnato il mestiere) abbia intuito cosa stava succendendo, non è un problema per la narrazione che è incentrata su altro.

      Non ho amato molto il personaggio di Angela, ma mi rendo conto che è perfettamente funzionale al racconto. La sua estrema ingenuità serve a permettere ad Antony di mostrare la sua metà non oscura.

      Estremamente anacronistico quello che accade dopo il “fatto” perchè non è passata nemmeno mezza giornata. Se il tutto accadesse dopo qualche tempo, non avrei avuto nulla da ridire, ma in questo modo sono rimasta interdetta. Per non parlare del “Se fossi rimasta incinta sarebbe molto bello” . Ma come? Con quello che sta per succedere? Lei parte e tu rischi di farti ammazzare praticamente in continuazione !!!!!
      Penso non fosse necessario. Si capisce benissimo, per tutto il racconto, che Antony è davvero innamorato (o quantomeno questo è quello che ci viene fatto capire) senza dover per forza arrivare ad un’uscita degna di un Harmony.

      Recriminazioni a parte, ne avrei diverse, tutte relative alle ultime pagine, Antony è un personaggio che è entrato con violenza nella mia vita. Non riesco a togliermelo dalla testa.
      E quello che mi piace di più è proprio il lato ambiguo.

      Un ultima cosa…
      Angela ha appena passato la miglior notte della sua vita con l’uomo di cui è innamorata, riceve la telefonata di Rachel ed è pronta a credergli come niente fosse? Boh. Devo essere un caso a parte. Io ne avrei quantomeno parlato con lui prima di farmi prendere da una crisi isterica.

      Cmq.
      Sono davvero curiosa di leggere il seguito…

      Alcune scene sono davvero forti…. ahahhahah Guy… tesoro, la sua ossessione in confronti a quella di Antony è trascurabile !!!!!

      Un bacio

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  3. Ho scaricato il romanzo, confidente in una lunghezza standard di 200/300 pagine (formato PDF).
    Invece sono 710!
    Sicchè, prima d’iniziare a leggere, devo predisporre il mio reparto emotivo a un investimento di risorse ben più oneroso di quello preventivato.
    Mi rassicura il richiamo subliminale a un personaggio della Kleypas. Mentre invece mi preoccupa l’accenno incurante e distratto all’orgasmo anale.
    Cioè, in aggiunta alla frustrazione di un punto G assenteista, non vorrei che il romanzo mi rivelasse l’esistenza di un altro punto a me fin’ora sconosciuto …

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    • Ciao…benvenuta!!!
      Le 700 pagine scivolano via leggere. Io ne avrei lette altrettante senza sentirne il peso.
      Ho trovato molte similitudini con il personaggio di St. Vincent e la cosa mi ha fatto apprezzare Antony ancora di più.

      Fosse solo l’orgasmo anale il problema…. Dopo aver letto le prodezze di Antony ho dovuto impormi di ricordarmi che stiamo parlando di un personaggio di fantasia, cominciavo a sentirmi inadeguata per il fatto di non avere 20 orgasmi alla volta.
      Giravo disperata pensando mi mancasse qualcosa 😦

      L’orgasmo anale è l’ennesimo “mito” che ci avevano sempre tenuto nascosto e di cui pochi parlano… Diciamo che qui lo troverai diverse volte..alla fine potrai ritenerti un’esperta 🙂

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      • SPOILER _ SPOILER _ SPOILER

        Allora basta scrivere Spoiler e posso parlare? Ok
        Avrei voluto un maggiore approfondimento della relazione di Antony con la sua famiglia, diciamo così, adottiva.
        Non ho digerito molto bene la parte della violenza registrata su nastro etc (è la parte che ho saltato) perchè mi è sembrata out of character in quel momento. O forse è stato un eccesso di sadismo che non avrei voluto vedere in Antony, soprattutto perchè poi tutto ha continuato ad andare avanti come se niente fosse, nel senso che non ha lasciato segni su chi ha perpetrato la violenza. Non sarò mica vittima della cultura del senso di colpa?!?! 😉
        Angela mi è stata sulle palle per buona parte del romanzo, più che ingenua direi oca giuliva! La mancanza di fiducia in Antony mi ha fatto restare a bocca aperta!! Ma come cavolo fai a dar retta a Rachel quando sei uscita dal letto di uno che ti ha appena rivoltata come un calzino????
        È vero, l’elemento che tiene incollate alle pagine è proprio l’ambiguità di Antony….oltre naturalmente all’aspetto da non sottovalutare della serie “faccio cose che voi umani non potete neanche immaginare” ahahahah

        Si potrebbe dire che delle prodezze amatorie di St. Vincent avevamo solo potuto leggere dei vaghi accenni che l’avevano comunque fatto schizzare ai vertici della classifica Uomo Harmony (e per quanto mi riguarda è ancora al top). Antony meriterebbe una categoria a parte.
        Voglio leggere il seguito adesso! 😀

        @luce – consiglio training autogeno prima della lettura 🙂

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      • Chettonta che sono …
        Non avevo proprio pensato che l’orgasmo anale a cui ti riferivi fosse quello provato dai maschietti.
        Anche se non ho mai presenziato al prodigio, gli amici più cock-addicted mi assicurano che la cosa è possibile. Anzi, mi pare di aver capito che per loro è una sorta di Sacro Graal, più o meno come lo squirting per noi femminucce.

        OT – Come facevano le nostre bisnonne senza wikipedia e youporn?

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  4. @Simo… ho aggiunto al tuo commento la scritta SPOILER a caratteri cubitali. Cmq. sì, in questo blog si può spoilerare…basta avvisare in modo evidente 🙂

    SPOILER _SPOILER _ SPOILER

    In effetti anche io avrei preferito che fosse approfondita la famiglia di Antony, ma penso che tornerà nel secondo libro, almeno spero. Anche per capire meglio i vari legami afettivi.

    La scena sadica è stata una sorpresa. Si capisce bene dal resto del libro che Antony è capace di fare di tutto e che è stato addestrato per non essere coinvolto emotivamente ma il suo passare da freddo killer ad amante amorevole lasciando il lettore completamente interdetto è quello che mi ha tenuta incollata alle pagine e che mi fa sperare che nel secondo libro questa ambiuità atroce venga mantenuta.

    Per quanto ne sappiamo noi e per quanto abbiamo letto/visto, Antony potrebbe fare il doppio gioco anche con Angela ed una parte di me ne sarebbe felice perchè (è tutta invidia) secondo me una donna spesso oca come lei non si merita tanto ben di dio.
    E poi sarebbe il colpo di scena migliore della mia vita.
    Oddio…… sto già fantasticando troppo….

    Infatti io non lo capisco. Ma come fai a fidarti di Rachel ??? Basta una telefonata per farti imporvvisamente vacillare ???? Dopo quello che lui ti ha appena fatto ?????
    Non esiste.

    L’ho riletto.
    Ho appena riletto Peccati D’Inverno. Antony me lo ha fatto ricordare al punto che DOVEVO leggerlo. ehehheeh
    St. Vincent resta un essere assolutamente divino e decisamente ai primi posti della mia classifica di Uomini Harmony.

    Sono davvero curiosa di capire che fine farà Glenn nel prossimo libro. E’ impensabile che quello che gli è successo non influensi in qualche modo le sue azioni future….

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    • Oddio scusa! Sono una svanita….
      A proposito del paragone con St. Vincent io penso che Sebastian, oltre che brillare di luce propria, abbia ulteriormente visto accresciuto il proprio fascino grazie al fatto che gli è stato affiancato un personaggio come Evie. La Kleypas quel giorno era indubbiamente in stato di grazia.
      Se Angela fosse stata caratterizzata come personaggio più forte anche Antony ne avrebbe tratto maggiore giovamento…ma non so se saremmo sopravvissute! 😉

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      • Sì, Evie e Sebastian si completano perfettamente perchè lei gli tiene testa, non è certo la svampitona da salvare….

        ahahahha
        no, non sarei sopravvissuta ad un Antony ancora più performante !!!!

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  5. >> Voglio innamorarmi, sospirare, lottare, incazzarmi, piangere, soffrire disperatamente. Non temo nulla. Più le emozioni sono forti, più mi sento appagata. Amo la morbosità, la sfaccettatura, l’ambiguità. Mi piacciono i personaggi poco lineari, più o meno malati, goduriosamente perversi.

    Sono io! Quindi scarico!

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  6. @Luce
    Effettivamente mi chiedo spesso come abbiano fatto le nostre mamme senza il brivido dello squirting e senza sapere quanti tipi di orgasmi esistono….

    Effettivamente mi riferivo all’orgasmo anale maschile, che è in effetti il sacro graal degli orgasmi… almeno così dicono, essendo donna non posso parlare per esperienza 😀

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    • mmmh … sulla “beata ingenuità” delle nostre mamme non ci scommetterei delle grandi cifre. La sottoscritta, per esempio, credo che sia stata concepita sul ribaltabile di una Alfetta, in una nebbia di cannabis e con una cassetta dei Pink Floyd in sottofondo. E il mio primo rossore l’ho avuto sbirciando nell’inserto chiuso di un vecchio DUEPIU’ che avevo scovato a casa di mia nonna.

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      • nono, non credo fossero ingenue, anzi….
        però ho ancora impressa nella mente l’espressione di mia mamma e mia zia mentre spiegavo che esiste l’eiaculazione femminile.

        Non mi sono spinta oltre per non creare traumi permanenti.

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  7. Evvabbè, disquisire allegramente con mamme e zie di argomenti intimi che non siano strettamente circoscritti a problemi ginecologici/ostetrici significa andarsela a cercare!!!
    Io, se mia madre si trovasse nella stessa stanza, non troverei neanche il coraggio di guardare la scena del finto orgasmo in “Harry ti presento Sally”.

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    • ahahahahh
      Settimana scorsa ho obbligato mia madre ad aiutarmi a cercare una foto di Rocco Siffredi nudo da mandare a mia sorella per cercare di imbarazzarla.
      Sono riuscita nell’intento… e la faccia di mia mamma che cercava di guardare il meno possibile era uno spettacolo.
      Però ha guardato e commentato……

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  8. Il romanzo m’ha presa più del lecito (non è normale portarsi il computer anche in bagno e fare l’alba nonostante i mugugni della dolce metà provenienti dall’altra parte del letto).
    Davvero tanta roba. Perfino troppa.
    Infatti alla fine ho fatto indigestione.
    Più che la quantità assurda di peperoncino (dopo un po’ ci si abitua), a rendere pesante il piatto è stato l’eccesso di condimenti e l’aggiunta di ingredienti non indispensabili.
    Per esempio …

    SPOILER – SPOILER – SPOILER
    – dopo il decimo “terremoto nelle fondamenta” e la quindicesima “bomba atomica nel cuore”, credo che l’impavida lettrice si sia più o meno resa conto di come Angela inzuppi gli slip ogni volta che vede Antony (o Glenn o Duncan o il pittore francese e perfino Francesco) e che quindi, da un certo punto in poi, la prosa possa limitarsi a descrivere i semplici sguardi/gesti/arrossimenti che la lettrice ha imparato (già da centinaia di pagine) a riconoscere come effetti collaterali delle secrezioni vaginali di Angela;
    – a parte una scena di sesso (abbastanza triste), qual è il contributo che il pittore francese porta alla storia?
    – è indispensabile un complotto di Alfred (mediante ingaggio di prostituta e uso di sonnifero) per far capire ad Angela che Francesco è un puttaniere?
    – non è già sufficiente la pedofilia del padre per giustificare lo sbroccamento di Rachel? senza doverci aggiungere per buon peso la pedofilia di tutti gli antenati risalenti fino allo sbarco del Mayflower?
    – non si potrebbero evitare le ripetizioni di parti della storia che la lettrice ha già sentito raccontare (uguali identiche) almeno un paio di volte?
    – l’eccesso di cantonate non rischia di esagerare la già clamorosa tontaggine di Angela? Cioè, fino a un certo punto un po’ di tontaggine la rende simpatica, ma se poi si insiste la lettrice comincia a perdere la pazienza e a immaginare una bella doppia penetrazione di Angela con Glenn e Andrew …
    – un orgasmo clitorideo prima della penetrazione e due successivi orgasmi vaginali penso che siano più che sufficienti a rendere “atomica” una scopata; ogni orgasmo aggiuntivo rischia soltanto di introdurre nella scena una antierotica sensazione di grottesco.

    FINE SPOILER

    Anche se nel nome del file, quando ho scaricato il romanzo, c’era scritto SESTA-VERSIONE, credo che il romanzo così com’è assomigli ancora troppo a una prima stesura.
    Semplificando, asciugando e sfrondando qua e là, credo che possa uscire un ottimo romanzo di 500 pagine.
    Confermo quindi il voto espresso nella recensione (7,5 che potrebbe salire a 9).

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    • SPOILER _ SPOILER _ SPOILER

      Quoto tutto.
      Compresi i multiorgasmi che sono uno dei motivi per i quali ho scritto che avrei preferito che gli amplessi tra Antony ed Angela fossero diversi da quelli lavorativi. Avrebbe aiutato a rendere differente e particolare (dal punto di vista di Antony) la loro relazione.

      Angela è decisamente il punto debole della storia perchè fondamentalmente ha degli atteggiamenti troppo adolescenziali e completamente ingiustificati. E’ descritta come una ragazza del proletariato romano, quindi non una cresciuta nella bambagia. Tuttavia le fanno fare l’inetta per il 90% del libro. Si butta a pesce su alcool e droga quando non regge un tiro di canna, vomita costantemente addosso all’uomo che le interessa, rischia di essere stuprata un giorno sì e uno sì. Per me è troppo. Ok, sei vagamente masochista e l’abbiamo capito benissimo altrimenti non si spiega come tu abbia potuto tollerare uno come Glenn, però o si approfondisce il tema oppure sembra solo una quindicenne stupida fuori tempo massimo.
      Ne ho parlato liberamente con l’autrice, la quale mi ha spiegato un po’ di cose che mi hanno aiutato a capire meglio questa benedetta/maledetta ragazza e che verranno sviscerati nel prossimo libro, comunque resto della mia idea.

      Angela non funziona.
      Infatti tutto il fascino del romanzo è dovuto al personaggio di Antony e alle sue perversioni/contraddizioni/pulsioni/rivelazioni.

      Resto della mia idea anche sull’ultima parte.
      Secondo me è terrificantemente out of carachter e in totale antitesi con tutto il resto del libro.

      Sia la storia triste di Rachel che quella di Antony sono oggettivamente esagerate, sarebbero bastate per entrambi metà delle disgrazie subite e cmq. sarebbe stato sufficiente per l’evolversi del loro rapporto malato.

      Anche secondo me il romanzo avrebbe bisogno di qualche sforbiciatura perchè alcune scene sono fotocopiate, ma sono estremamente indulgente con il self publishing e perdono alcune lungaggini e ripetizioni.

      ahahahhahahha
      Io mi sono ritrovata a leggere anche mentre mi lavavo i denti. Kindle appoggiato sul piano vicino al lavello e posizione da contorsionista per non colarci sopra il dentifricio. Sono pochi i libri che si sono meritati tanta attenzione.

      Antony resta uno dei personaggi maschili più interessanti incontrati nell’ultimo anno. Spero non mi deluda il seguito. E spero anche di non dover attendere 3 anni prima di leggerlo.

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      • Credo che il mio PointOfView sia diverso dal tuo. Nel senso che il mio interesse è più focalizzato su Angela.
        Senza annoiarti con la cocente frustrazione che ho provato nel vederle respingere (quasi) tutte le avance di Susan, credo di poter interpretare il tipo.
        Sotto molti aspetti, Angela appartiene a una generazione diversa dalla nostra (mi pare che tu abbia un anno in meno di me) ed è una generazione che mi da l’impressione di essere divisa in due.
        Gironzolando per Facebook, leggendo le pagine di cronaca sui quotidiani, guardandomi intorno quando esco la sera, vedo queste ragazze che da una parte si atteggiano spavalde come delle Rubyrubacuori o delle baby-squillo parioline, mentre dall’altra piagnucolano a tuttandare in una rete di amichette del cuore e followers.
        Così può succedere di vedere una dottoressa con laurea e master che viene paracadutata con un calcio in culo in un mondo adulto che non è caratterialmente ed emotivamente attrezzata ad affrontare.

        Per quanto riguarda Antony, non sono così “disinteressata” da schifarne il fascino e da non immaginare un “take a walk on the wild side” con lui. Peccato soltanto per quella imperdonabile macchia nel suo curriculum: appena ho saputo del suo passato nei Seals, ha perso subito 1.000 punti …

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  9. @Luce

    Io ho cancellato dalla mente il passato nei Seals, non ricordarmelo ti prego 😦

    Faccio sempre molta fatica a “gestire” i personaggi femminili come Angela. E’ distante da me talmente tanti anni luce da risultarmi in qualche modo aliena. Il problema è chiaramente mio. Non è che io sia stata temprata da chissà quali drammatiche esperienze, ho vissuto una vita normale, tranquilla, senza essere tenuta sotto una campana di vetro, ma nemmeno senza una guida adulta. Sono cresciuta in uno dei quartieri più tristemente rinomati di Milano, sempre a stretto contatto con persone di ogni estrazione sociale, dall’impiegato in banca allo spacciatore uscito di galera giusto ieri. Forse per questo non sono mai stata così temeraria da mettermi a sniffare coca mentre facevo la zoccola con 4 uomini diversi. Io sapevo come avrebbe potuto andare a finire. Come sapevo fino a che punto spingermi prima di trovarmi troppo oltre. (forse sono sempre stata vecchia dentro… fai tu)
    E non fatico nel senso che non comprendo il suo zoccolare in giro e il suo accennare ad una possibile laison omosessuale. Sono tutte cose che comprendo bene.

    Quello che mi ha lasciata interdetta è che Angela ci viene presentata come una ragazza ben decisa a non mischiarsi con un ambiente del quale non approva lo stile di vita, il che mi aveva fatto pensare ad una ragazza “con la testa sulle spalle” (oddio mi sento mia madre), invece diventa la vittima perfetta. In parte perchè è portata al masochismo e in parte perchè serve per la trama, altrimenti come fa Antony a fare da cavaliere dall’armatura scintillante?
    Ma tutto ciò mi sembra stonato.
    Se fosse stata attratta dal mondo con cui viene a contatto avrei capito il suo farsi prendere dal vortice dell’entusiasmo senza magari rendersi conto che per giocare ad un certo gioco devi avere capacità ed esperienza a profusione.
    E avrebbe avuto senso il suo trovarsi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.

    Sicuramente rispetto alle ragazze della mia generazione (ho 34 anni) quelle che oggi ne hanno 25 sono decisamente più fragili. Mia madre che ha fatto l’insegnante per 40 anni sostiene che “Sono infarcite di modelli femminili irrealistici, convinte di vivere in un telefilm, completamente prive di un background emozionale in grado supportarle quando si trovano a confrontarsi con i problemi reali”.
    Credo abbia ragione, ovviamente a lei non lo dico, ma concordo con il suo ragionamento.
    Probabilmente Angela appartiene a quella categoria.
    Mi lancio nell’avventura ma poi, avendo la maturità emozionale di un pompelmo, non la so gestire.

    Poi certo, io sono una tizia che legge un libro e invece di prenderlo per mero intrattenimento analizza le sfumature caratteriali di un personaggio fittizio…Anche io ho i miei grossi problemi 😉

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    • Vabbè, è normale che un romanzo che ci ha (molto) colpite ci tiri poi per i capelli in un corollario di elucubrazioni. In un certo senso torna a onore del romanzo e della sua capacità di corrispondere a qualcosa di più del “mero intrattenimento”.
      E se poi, nel romanzo, c’è uno con la faccia da Clive Owen (è così che ho visualizzato Antony) che con voce da vecchia checca mi dice “comunista!”, mi prende all’istante un attacco di libidine acuta (un po’ come succedeva a Fausto Bertinotti quando sentiva pronunciare la parola “sciopero”) e mi fiondo per la tangente nella sociologia e nella politica.
      Sulla questione dei “modelli femminili” (ma anche maschili) ho una teoria simile a quella di tua madre e che recita più o meno così: “l’ocaggine di una ragazza è direttamente proporzionale all’influenza che il berlusconismo ha esercitato su di lei”.
      Di conseguenza, se mi sento meno oca di una 25enne, è solo per il fatto che nel 94 (anno primo del berlusconismo) io avevo già 16 anni e più o meno l’avevo scampata, mentre lei ne aveva soltanto 6 ed era totalmente esposta al lavaggio del cervello.
      E peggio sta andando a quelle ragazzine di “buona famiglia” che nel berlusconismo sono state concepite e il cui “sistema di valori” si esemplifica nel farsi “stappare” a 14 anni (per non essere considerate delle sfigate) e nel fare marchette di pomeriggio per potersi comprare il capetto griffato e il gadget elettronico di ultima generazione.

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      • Ahahahahahhahah
        mi fai morire, il paragone con Bertinotti mi ha fatta scompisciare…

        Io Antony me lo sono immaginata un po’ come un incrocio tra Daniel Craig versione disperata in Skyfall e Nikolaj Coster-Waldau versione stra-pettinata.

        Penso che il berlusconismo abbia davvero influenzato le giovani menti (maschili e femminili) traviandole per sempre. Io all’epoca ero già un’adolescente troppo impegnata con occupazioni, manifestazioni, impegno sociale per le cause più improbabili, per essere focalizzata su cose inutili come usare il mio corpo per ottenere qualcosa. Anzi, cercavo di dimostrarmi “donna col cervello” ad ogni costo.

        🙂

        p.s. Clive Owen me lo sbatacchierei ben bene…..

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  10. Clive Owen.
    Quando nei Blockbuster è apparso il film King Arthur, mi sono precipitata a noleggiarlo e me lo sono guardato tutte le sere per una settimana (così ho dovuto anche pagare i giorni di ritardo), soltanto per riempirmi gli occhi della meravigliosa/stupenda/fantasmagorica Keira Knightley, che a quei tempi rappresentava la mia massima icona.
    Senonchè, una notte dopo l’altra, nei miei sogni erotici ha cominciato a fare capolino anche il ghigno ultratestosteronico del buon Clive e la cosa mi ha provocato una lacerante crisi d’identità …

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    • In quel film è figo da morire… sarà il costume, sarà il personaggio… boh. MI fa un sesso pazzesco.
      E dire che il film non mi è nemmeno piaciuto.
      Se non fosse stato per lui non avrei retto fino alla fine. 😉

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  11. Ciao Poschina, non ho letto il libro, ma sono qui per farti i miei più vivi complimenti per questa tua “pulsante” recensione, sono ammirata dal tuo modo di esternare le sensazioni lasciate, vivido, naturale, verace, con un’energia vitale contagiosa. Grazie, perchè a volte anche leggere una recensione al posto del romanzo ci fa entrare in empatia con i suoi personaggi!!!

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    • Ciao Foschia75 benvenuta !!!!
      Grazie per i complimenti 🙂
      Ci sono libri che seppur imperfetti hanno la capacità di rimescolarmi qualcosa dentro, che è esattamente quello che cerco nella lettura in generale. Sono contenta di essere riuscita a trasmettere queste sensazioni anche ad altre persone.

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  12. Pingback: Il Listone _ Settembre 2014 | La Leggivora

  13. Ho trascorso la serata leggendo la tua recensione, non che’ il tuo tennis da tavolo barra commentario con Luce – senza Foschia peraltro – e sono felicissima di essere giunta alla tua Isola anche se del tutto casualmente.
    Il romanzo non l’ho ancora scaricato e non so se lo faro’… Certo, mi hai moooolto incuriosita, ma…. l’ocaggine conclamata di Angela mi frena, ben piu’ della porcaggine e delle depravazioni di Antony….
    Ci penso su.
    Complimenti per la tua intelligenza pronta e vivace e la tua prosa moderna, ma mai volgare….
    Ah, per chiudere… una domanda: hai mai affrontato la serie erotica di Tiffany Reitz??
    Se si’, mi piacerebbe sapere le tue opinioni in merito ai personaggi e mi divertirebbe leggere i tuoi commenti..
    A’ la prochaine!!

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    • Ciao Viola…benvenuta e grazie per le belle parole.
      L’ocaggine di Angela è effettivamente un problema… tra l’altro ti confesso che a quanto pare l’abbiamo trovata oca in poche, ho scoperto da fonte certa che è adorata dalla maggior parte delle lettrici.
      Fiera di essere una voce fuori dal coro 🙂
      Non ho mai letto la Reitz ma me ne hanno parlato bene in tante e mi sto incuriosendo un bel po’… penso che in futuro mi lancerò anche nel suo mondo, poi ti farò sapere cosa ne penso 😀

      Un bacio

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  14. Ciao a tutte. Alla fine ho ceduto e ho letto il libro. Sinceramente mi aspettavo di più e sinceramente non mi aspettavo tutti questi pareri positivi. Innanzitutto parto con il dire che la storia sembrerebbe avvincente, ma poi non decolla mai, aspetto il colpo di scena che non arriva. Non mi dite che non avete capito chi fosse Rachel…. E non mi dite che non vi aspettavate come andava a finire tra Antony e Angela. Vogliamo parlare di Angela?
    SPOILER SPOILER: la vera madre in qualche modo la salva da un mondo senza valore e morale e lei che fa? Appena atterra a New York scarica nel cesso tutti i valori che la famiglia adottiva le ha trasmesso… dopo 10 min che conosce un uomo, durante uno spettacolo, gli infila la lingua in bocca,poi ci instaura una relazione di sesso a tratti malata….. ha un momento di debolezza e di trsitezza e lei che fa? sniffa cocaina, si ubriaca e rischia di finire in un’orgia…. oppure fa sesso con un francese con cui ci ha parlato per solo 5 minuti oppure si fa provocare un orgasmo dalla sua collega…e via dicendo. Vogliamo parlare della sua reazione davanti alla rivelzione della sua vera madre?? NULLA!!!!
    Ma nessuno ha notato che non c’è una sola donna che trasmette valori o una donna con gli attributi? Mi aspettavo che almeno la protagonista femminile fosse una DONNA (notate il maiuscolo) per carità con le sue debolezze e le sue contraddizioni…. ma così com’è descritta no… A volte l’avrei voluta prendere io a cinghiate! Antony, ISSIMO in tutto e per tutto, ma a volte eccessivo all’inverosimile… Io non credo neanche che l’autrice mostrerà un Angela matura e pronta a stritolare le xxxxx a qualcuno, ma sarà sempre la solita che cederà a ogni compromesso e si ficcherà in ogni guaio, tanto arriverà il cavaliere sul suo cavallo bianco e la salverà…. A questo punto mi sarei augurata che in 700 pagine l’autrice avesse esaurito il racconto e ci avrebbe dato il finale. Poteva essere un romanzo carino, ma secondo me l’autrice ha voluto strafare e si sa che il troppo storpia! Ribadisco che è un MIO personale parere… Un saluto a tutte

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    • Ciao carissima !!!! Che bella la passione con cui hai espresso il tuo parere e sinceramente, non posso che quotare quello che scrivi quasi in toto.

      SPOILER

      Sì, non c’è alcun pathos per quanto riguarda il presunto mistero dell’identità di Angela e nemmeno per quanto riguarda i rapporti (tutti malati) tra i protagonisti del libro.
      Angela è il peggior personaggio femminile che io abbia incontrato in ambito narrativo. Se Antony è esasperato in tutto, almeno è funzionale alla trama, Angela invece è una sciacuqetta completamente vuota che dimostra pagina dopo pagina di essere, in un certo senso, la vergogna del nostro sesso.

      Io per esempio oltre a trovare irritante il suo non prendere MAI precauzioni durante i rapporti sessuali, ho trovato assurdo il suo comportamento nei confronti del fidanzato arrivato dall’Italia. Non ha alcun senso. Ma per quanto mi riguarda, Angela, oltre ad essere chiaramente masochista, è come una bambina in un negozio di giocattoli. Si lascia trascinare come una cretina da tutto quello che la circonda senza MAI usare il cervello.

      Le altre cose che ho trovato faastidiose le ho scritte alla fine della recensione, ne ho anche discusso con l’autrice, che mi ha confessato che le mie perplessità sul personaggio di Angela, erano le prime che aveva ricevuto. Il che mi fa pensare che le altre donne che hanno letto il libro, invece di avere uno sguardo critico verso comportamenti borderline e che denotano chiaramente dei problemi seri a livello psicologico, l’abbiano vista come una specie di eroina solo perchè alla fine si scopa il figo di turno.

      Non voglio ergermi a “Persona con intelligenza superiore” ma sono rimasta di merda nel rendermi conto che altre donne che avevano letto il libro non si erano “scandalizzate” per la mancanza di carattere di Angela.

      Bada bene che per me il vero problema di Angela non è di ordine morale, non avrei trovato nulla di strano se lei per esempio avesse sniffato di coca perchè voleva sniffare coca, la trovo fastidiosa proprio perchè fa di tutto senza il minimo di coscienza. E’ una banderuola piagnina che serve solo per tirare fuori il lato cavalleresco del depravato e privo di morale Antony.

      Sinceramente, speravo anche io che il libro quagliasse, ma nel mio caso in parte è dovuto a un’avversione generale per i prolungamenti delle storie. In questo caso penso che avrebbe potuto benissimo concludersi senza la necessità di un seguito.

      Mentre leggevo il libro, ho considerato Angela come una donna debole, fragile, bisognosa di farsi del male per sentire di esistere. Non è un’eroina, non è un esempio, non è la donna che vorrei essere e grazie a dio nemmeno quella che sono.

      Mi ha fatto molto piacere notare che coloro che hanno commentato questo libro, qui nel mio piccolo mondo, concordino sulla fastidiosità (ma esiste?) di Angela e non si siano soffermate solo sulla love story.

      Un’altra cosa che ho trovato insopportabile è stato il suo approccio omosessuale. L’amica è chiaramente interessata a lei e invece di dirle apertamente che no, non è lesbica, si butta anche in quell’esperienza, noncurante dei sentimenti altrui.

      Detto questo, smetto di assillarti… scusa ma tendo ad essere prolissa.

      Un bacio 🙂

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      • In effetti leggendo i commenti in giro, mi sentivo una voce fuori dal coro e non mi capacitavo che fossi l’unica o comunque una delle pochissime, che muoveva critiche alla protagonista femminile. Anche io come te non amo duologie, trilogie e chi ne ha più ne metta e se le leggo, lo faccio solo quando so con certezza che non ci sarà un seguito. Non ho capito il perché l’autrice abbia sviluppato in questo modo il personaggio di Angela, poteva comunque mostrare una giovane ragazza di 24 anni con tutte le sue debolezze e contraddizioni, ma non renderla un’ ochetta, sciacquetta senza spina dorsale. Tra l’ altro non ho visto in lei una crescita in tal senso… Leggendo le ultime pagine del libro la mia mascella è precipitata a terra…Purtroppo ho l’impressione che neanche nel seguito, tra l’ altro intitolato “Angela”, ci sarà un riscatto della protagonista femminile, perché credo che l’autrice è così che vede le donne. Angela continuerà a circondarsi di persone di dubbia moralità, si piegherà a compromessi e finirà nei guai, poi arriverà il cavaliere a salvarla. Ho quasi paura a leggere il seguito. Volevo fare i complimenti a te e a questo spazio, perché ci si confronta apertamente, senza essere attaccate, solo perché non la si pensa allo stesso modo.

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  15. Io mi sto ancora chiedendo di “che cosa” si sia innamorato Antony perchè Angela davvero non è all’altezza di cotanto bendidio 😀
    Angela è descritta come una di quelle donne che non si assumono alcuna responsabilitá per ciò che fanno ma si aspettino di essere salvate dal cavaliere di turno. Irritante.
    Mi sembra incongruente che un uomo dalla personalitá così marcata si lasci stregare da una sciacquetta inconsistente. Sono cattiva?
    Angela è una donna incomprensibile per i miei canoni, spero che si riscatti nel seguito ma mi sa che se è piaciuta tanto così com’è ci sono poche speranze….

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    • Ahahahahhha
      Non sei affatto cattiva, me lo sono chiesta anch’io (sarà l’invidia….)

      Più passa il tempo più mi chiedo se leggerò il seguito.
      Prima di tutto una storia incentrata principalmente su Angela mi spaventa. Questo libro è tenuto in piedi dalla personalità completamente aberrata di Antony, se non ci fosse stato lui, avrei mollato Angela dopo quindici pagine, io per le donne come lei non ho particolare attrazione, tendono ad irritarmi da morire, sopratutto quando non imparano nulla dai propri errori.
      E poi siccome ho visto come è finito questo, temo in un finale ancora più zucchero e miele e non so se sono disposta ad accettarlo.

      Insisto che un Antony tutto “amore mio – cucciolotta – strapazzami di coccole” è illeggibile. Quantomeno per una come me. Poi cazzarola, hai passato 600 pagine a descrivermelo come un cazzoduro e poi me lo trasformi nella versione mielosa di un adolescente innamorato? No, non mi piace per niente.

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  16. @Eli

    Anche io temo il seguito e non so se affronterò la lettura….

    Prima di leggere il libro avevo letto un po’ di pareri online e nessuna, sottolineo NESSUNA, aveva mai detto qualcosa come “Angela è una testa di cazzo”, infatti quando ho cominciato a leggere sono rimasta spiazzata.
    Secondo me il problema principale è che dalle pagine non si evince che Angela ha dei problemi psicologici, non è chiaro…. sembra solo cretina.
    Parlando con l’autrice, questo discorso è venuto fuori e pare che nel secondo libro venga approfondita la sua propensione al masochismo o cmq. vengano sviscerati i suoi problemi. D’altronde, la madre non è certo normale, magari è in parte genetico.

    Avrei preferito cmq. che ci fosse un’evoluzione del personaggio invece peggiora in modo atroce. Le ultime pagine, dallo stupro in poi, sono terribili. I personaggi involvono invece che evolvere. Terribile. Io poi il fatto che lei nel giro di due ore abbia superato l’esperienza stupro non sono riuscita ad accettarlo, probabilmente perchè ho conosciuto donne stuprate che portano i segni ancora oggi a distanza di anni.

    X concludere, grazie per i complimenti.
    Qui si accetta tutto, io sono la prima ad mettere nero su bianco quello che mi passa per la testa, a volte anche in modo piuttosto crudo; mi piace che chi legge possa fare lo stesso senza sentirsi a disagio 😉

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